Il presidente di Repsol mette in guardia a Bruxelles dal rischio di delocalizzazione della produzione industriale europea e sottolinea l’importanza della tecnologia e dell’innovazione nella transizione energetica.
Oggi davanti al Commissario per l’Energia e l’Azione per il clima, Miguel Arias Cañete, i membri del Parlamento europeo, gli ambasciatori e altri rappresentanti della Commissione europea, il presidente di Repsol Antonio Brufau ha sottolineato il ruolo dell’industria nella crescita economica in Europa e nella lotta ai cambiamenti climatici .
Nel suo intervento durante l’inaugurazione a Bruxelles della quinta edizione della conferenza “Energy for Europe”, organizzata da Repsol, Brufau ha chiesto a tutti i settori -governi, imprese pubbliche e private, attori sociali e cittadini- di contribuire al rispetto dell’accordo di Parigi, un impegno pienamente assunto da Repsol che si traduce in un obiettivo di riduzione del 40% dell’intensità di CO2 per ogni unità di energia fornita nel 2040.
Secondo l’ultimo rapporto della Transition Pathway Initiative (TPI), associazione con sede a Londra che riunisce 50 tra i maggiori investitori, gestendo un portafoglio di oltre 15 miliardi di dollari, Repsol è una delle uniche due società del settore petrolifero e settore del gas, insieme a Royal Dutch Shell, si è allineato con l’aspirazione di raggiungere gli obiettivi fissati nell’accordo COP21 di Parigi, principalmente di limitare l’aumento medio della temperatura globale del pianeta a due gradi rispetto ai livelli preindustriali.
Brufau ha avvertito che l’industria in Europa ha iniziato a perdere terreno – il suo PIL è passato dal 19% nel 2000 al 16% di oggi, lontano dall’obiettivo del 20% nel 2020 – che “può avere gravi conseguenze per le nostre economie e per il benessere dei cittadini.
Il presidente di Repsol ha anche avvertito del rischio di delocalizzazione della produzione industriale europea e ha ricordato ai partecipanti che le aziende del continente sono tra le più efficienti e impegnate nella riduzione delle emissioni.
“La leadership più efficace in Europa richiederà l’uso delle nostre risorse, intelligenza e scienza nello sviluppo di tecnologie che possono aiutare l’Asia a ridurre, catturare o compensare le emissioni”, ha affermato il presidente di Repsol.
Durante il suo intervento, Brufau ha sottolineato l’importanza della tecnologia e dell’innovazione nella transizione energetica. “E’ il momento di lasciarsi guidare da scienziati ed esperti di tecnologia, qualificati per affrontare le sfide in modo più approfondito”, ha aggiunto.
Tra le altre misure, Brufau ha proposto di destinare il 20% delle tasse sul consumo di benzina e diesel in Europa a programmi di riforestazione volti a raggiungere la neutralità in termini di emissioni di mobilità entro il 2050.