Repsol acquisisce il 20% di AlgaEnergy
- L’accordo integra e rafforza la ricerca di Repsol sull’uso delle microalghe per i biocarburanti di prossima generazione.
- Repsol ha sviluppato vari progetti di ricerca con le microalghe come fonte di biocarburanti avanzati per un futuro sostenibile.
- In qualità di partner tecnico, Repsol collaborerà attivamente alla selezione, miglioramento, coltivazione e commercializzazione di combustibili ottenuti da microalghe.
- AlgaEnergy ha un grande potenziale di sviluppo, grazie ai suoi brevetti, al suo team di scienziati e alla sua fattiva collaborazione con prestigiosi centri di ricerca e università.
Repsol ha acquisito una partecipazione del 20% in AlgaEnergy, una società leader di ricerca e sviluppo nella ricerca sulle microalghe. Questo accordo integra e rafforza il programma di ricerca di Repsol per la produzione di biocarburanti di nuova generazione dalle alghe e l’acquisto di una partecipazione in AlgaEnergy accelera e diversifica la strategia di ricerca e sviluppo di Repsol.
Con questa partecipazione, Repsol prenderà parte a un progetto tecnologico di alta qualità per selezionare, migliorare, coltivare e commercializzare vari prodotti derivati da microalghe, tra cui la cattura e il fissaggio della CO2, e la produzione di biocarburanti da materie prime. Contemporaneamente, Repsol continua a sviluppare progetti di ricerca alternativi in questo campo.
La partecipazione del 20% di Repsol in AlgaEnergy è stata effettuata dall’unità Repsol New Energy. La società ha acquisito il 10% attraverso un aumento di capitale e il restante 10% tramite acquisto diretto dal co-fondatore di AlgaEnergy, Augusto Rodriguez-Villa. Repsol collaborerà attivamente con l’azienda come partner tecnologico e avrà due rappresentanti nel consiglio di amministrazione.
Repsol e microalghe
Lo scorso aprile, Repsol ha creato una business unit per le nuove energie, Repsol New Energy, che mira a identificare opportunità, promuovere progetti e sviluppare iniziative nel campo delle bioenergie e delle energie rinnovabili per i trasporti e altre aree che possono fornire sinergie con le attività in corso dell’azienda nelle aree dove opera la Repsol.
Repsol sta attualmente sviluppando diversi progetti di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di microalghe come fonte di produzione di biocarburanti avanzati.
L’utilizzo delle microalghe è un’alternativa collaudata ed efficace per la produzione di biocarburanti, presentando anche il vantaggio di avere origine da una fonte non alimentare. Ha un’elevata capacità di fissare la CO2 e di trasformarla in materia prima per la produzione di biocarburanti. Nei prossimi anni sarà necessario procedere verso la sua industrializzazione per garantirne la sostenibilità tecnica ed economica a lungo termine.
Attraverso il progetto CENIT (Innovation Project for the Promotion of Biodiesel in Spain) coordinato da Repsol, la ricerca dell’azienda ha rivelato che l’utilizzo delle alghe per produrre oli combustibili ha un duplice scopo: assorbono le emissioni di CO2 e producono energia verde senza interferire con le colture alimentari, aiutando a combattere due delle più grandi sfide che la società di oggi deve affrontare.
AlgaEnergy
AlgaEnergy è stata fondata da un gruppo di esperti industriali nel 2007. Il suo presidente e amministratore delegato è Augusto Rodriguez-Villa, il vicepresidente è Juan Mato e il direttore scientifico è il professor Miguel Garcia Guerrero, uno dei massimi esperti mondiali in materia con 30 anni di esperienza nell’indagine sulle microalghe.
AlgaEnergy ha un grande potenziale di sviluppo, grazie ai suoi brevetti, ai suoi team direttivi, scientifici e tecnici e alla sua collaborazione attiva con prestigiosi centri di ricerca e università, come il CSIC, e le università di Siviglia, Almeria e Santiago, tutte di fama internazionale nell’indagine di microalghe.
Lo scorso aprile l’azienda ha ricevuto il premio “Madrid 2009” per il miglior modello di business basato sulla tecnologia.
A seguito dell’operazione, la partecipazione di AlgaEnergy è costituita da Augusto Rodriguez-Villa (45%), Repsol (20%), Iberdrola Perseus-Venture Capital Company (20%), con il restante 15% da soci indipendenti.
Fonte: Repsol