- Un totale di 12 autobus della flotta Bilbobus utilizzeranno carburante a zero emissioni nette nei prossimi quattro mesi, rendendoli così paragonabili ai veicoli elettrici.
- La partecipazione di Bilbobus a questo progetto fa parte del suo impegno per la mobilità sostenibile e la ricerca di alternative ai combustibili tradizionali.
- Repsol, in linea con il suo impegno a diventare un’azienda a emissioni zero entro il 2050, rafforza il suo ruolo di attore di primo piano nella transizione energetica e fornitore chiave di eco-carburanti per i trasporti basati sull’economia circolare.
- Alsa, in qualità di operatore di Bilbobus, si unisce a questo progetto come parte della sua strategia di innovazione e del suo impegno a guidare la transizione ecologica verso flotte a emissioni zero.
- L’HVO è un biocarburante avanzato, rinnovabile al 100%, che soddisfa i requisiti della Direttiva sull’energia rinnovabile dell’Unione Europea per la certificazione come combustibile sostenibile.
- Il progetto contribuirà al risparmio di circa 300 tonnellate di emissioni di CO2. Ha lo scopo di dimostrare che i biocarburanti avanzati basati sui residui offrono parte della soluzione necessaria alla mobilità urbana per soddisfare gli impegni di neutralità climatica
Repsol, Bilbobus e Alsa hanno lanciato il primo progetto pilota in Spagna per utilizzare l’HVO, un carburante a zero emissioni nette. Nei prossimi quattro mesi, 12 autobus della flotta di Bilbobus, la linea di autobus urbani di Bilbao, funzioneranno a residuo avanzato a base di biocarburanti.
L’HVO è un biocarburante avanzato che soddisfa i requisiti della Direttiva sull’energia rinnovabile dell’Unione Europea per la certificazione come carburante sostenibile ed è considerato un carburante a emissioni zero. HVO soddisfa anche tutti i requisiti tecnici per garantire il suo utilizzo nei veicoli diesel di Bilbobus senza modifiche. Bilbobus è gestito da Alsa, la più grande linea di trasporto di autobus della Spagna.
______________________________________________
1 Combustibile a zero emissioni nette: Dal punto di vista dell’analisi del ciclo di vita, è rigorosamente esatto affermare che la CO2 emessa dai veicoli che bruciano questi combustibili è completamente compensata dalla CO2 rimossa dall’atmosfera dalla coltivazione delle verdure il cui residuo viene poi utilizzato per ottenere i biocarburanti avanzati o i combustibili circolari basati sui rifiuti. Pertanto, sulla base di tale analisi, tali combustibili sono considerati a emissioni nette pari a zero. Inoltre, la biomassa è considerata tale nella Direttiva europea sul commercio delle emissioni di CO2 2003/87/CE e nell’Inventario nazionale delle emissioni spagnolo (basato sulle linee guida del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici).
Risparmiare 300 tonnellate di CO2
Il progetto contribuirà a risparmiare circa 300 tonnellate di emissioni di CO2 durante la fase pilota. Ha lo scopo di dimostrare che i biocarburanti avanzati basati sui residui offrono parte della soluzione per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nella mobilità stradale aiutando a diversificare la matrice energetica della Spagna. In questo caso, gli oltre 100.000 litri di carburante da utilizzare nel progetto saranno forniti dal Repsol Technology Lab.
Alsa, una delle principali società di mobilità in Spagna e uno dei partner strategici di Repsol, ha aderito a questo progetto pilota con la sua flotta Bilbobus come parte della sua strategia di innovazione. Un elemento chiave di questa strategia è focalizzato sulla ricerca di soluzioni che possono portare a ridurre l’impronta di carbonio delle operazioni dell’azienda. Il progetto riflette anche l’impegno di Alsa a guidare la transizione ecologica verso flotte a emissioni zero in Spagna
Repsol, in linea con il suo impegno a diventare un’azienda a emissioni zero entro il 2050, mira a rafforzare il suo ruolo di attore importante nella transizione energetica e fornitore chiave di eco-carburanti per i trasporti, basati sull’economia circolare.
Questo progetto che coinvolge la flotta Bilbobus, gestita da Alsa, è realizzato con la partecipazione del Repsol Technology Lab, un centro di ricerca all’avanguardia con 240 scienziati e ricercatori. Oltre a fornire il carburante utilizzato nel progetto, il Repsol Technology Lab ha anche eseguito i test necessari per garantire che il carburante fosse conforme agli standard di qualità richiesti dalle specifiche tecniche e di sostenibilità della Direttiva sull’energia rinnovabile dell’Unione Europea.
Nuova direttiva UE
L’Unione Europea sta già seguendo una road map basata sulla nuova direttiva che prevede che almeno il 14% dei combustibili per autotrazione provenga da fonti rinnovabili entro il 2030. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) della Spagna è ancora più ambizioso in questo senso, puntando rinnovabili per costituire almeno il 28% dei combustibili per autotrazione entro il 2030. Con questo progetto, in collaborazione con Bilbobus e Alsa, Repsol si sforza di superare queste normative con un combustibile rinnovabile al 100%, compiendo così progressi decisivi verso il suo obiettivo di diventare un azienda a emissioni zero entro il 2050.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia considera i biocarburanti una leva fondamentale nella graduale decarbonizzazione dei trasporti, soprattutto dopo il 2030 nei settori che incontrano ostacoli all’elettrificazione.
Repsol ha incorporato i biocarburanti nei suoi carburanti per autoveicoli da oltre due decenni. Il contenuto di biocarburanti è aumentato negli ultimi anni – i biocarburanti costituivano il 9,5% dell’energia nel 2021 – in linea con i requisiti normativi spagnoli che seguono gli impegni del Paese concordati con l’UE.
Fonte: Repsol