- Repsol e Talgo promuoveranno un treno a idrogeno rinnovabile, favorendo il trasporto ferroviario a emissioni zero nella penisola iberica.
- L’accordo tra le due società è stato firmato dal direttore esecutivo di Trasformazione industriale ed economia circolare di Repsol, Juan Abascal e dal presidente di Talgo, Carlos Palacio Oriol, alla presenza del presidente di Petronor, Emiliano López Atxurra.
- Repsol è attualmente il principale produttore di idrogeno in Spagna, gestisce il più grande impianto di idrogeno in Europa e sta realizzando numerosi progetti negli hub industriali in cui opera, per diventare un produttore di riferimento di idrogeno rinnovabile nella penisola iberica.
- Talgo sta già sviluppando un progetto per la produzione di treni alimentati a idrogeno, nell’ambito dell’iniziativa Basque Hydrogen Corridor, lanciata da Petronor e Repsol nel febbraio di quest’anno.
- Repsol utilizzerà la sua infrastruttura logistica per fornire idrogeno rinnovabile alla rete ferroviaria.
Repsol e Talgo svilupperanno insieme progetti per promuovere la creazione di treni rinnovabili alimentati a idrogeno e promuovere il trasporto ferroviario a emissioni zero nella penisola iberica. L’accordo, firmato oggi nello stabilimento del produttore di treni a Las Rozas (Madrid), è stato firmato dal direttore esecutivo di Trasformazione industriale ed economia circolare di Repsol, Juan Abascal, e dal presidente di Talgo, Carlos Palacio Oriol. Inoltre, all’evento ha partecipato il Presidente di Petronor, Emiliano López Atxurra.
Repsol è il principale produttore e consumatore di idrogeno nella penisola iberica e gestisce il più grande impianto di idrogeno d’Europa. L’azienda utilizza questo gas come materia prima nei suoi centri industriali che si stanno già evolvendo per diventare hub multi-energia in cui l’idrogeno rinnovabile è un pilastro strategico per raggiungere l’azzeramento delle emissioni entro il 2050. Repsol ha annunciato nel novembre 2020, nel suo piano strategico, che vuole giocare un ruolo da protagonista nell’idrogeno rinnovabile, per essere in prima linea nel mercato della Penisola Iberica. Per farlo, avrà una capacità installata di 400 MW entro il 2025 e supererà 1,2 GW entro il 2030.
Talgo, dal canto suo, sta sviluppando treni alimentati a idrogeno che consentiranno di decarbonizzare le linee ferroviarie, soprattutto quelle della rete secondaria non elettrificate. A tal fine, ha sviluppato il suo treno Vittal One, una soluzione modulare per treni a media percorrenza e pendolari alimentati da celle a combustibile a idrogeno, che sarà il primo treno doppio idrogeno-elettrico. La società ha inoltre in programma di mettere in pista il prossimo novembre un primo treno che consentirà di dimostrare e validare il concetto in condizioni simili a quelle dell’esercizio commerciale.
L’alleanza tra le due società fornisce una soluzione completa per trasformare in realtà i treni alimentati a idrogeno rinnovabile. Talgo si occuperà della progettazione, produzione e messa in servizio dei nuovi treni semoventi per le brevi e medie distanze, mentre Repsol offrirà la propria infrastruttura di generazione di idrogeno rinnovabile e i mezzi logistici della Società per rifornire la rete ferroviaria.
Questa collaborazione promuoverà il raggiungimento di uno degli obiettivi fissati nella Hydrogen Roadmap approvata dal governo lo scorso ottobre: avere due linee di treni commerciali alimentati a idrogeno entro il 2030.
Il treno a idrogeno rinnovabile Vittal One utilizza motori elettrici che ottengono energia grazie a celle a idrogeno, che trasformano questo carburante in corrente elettrica. Questo tipo di treno può circolare su binari non elettrificati e senza la necessità di installare una catenaria o apportare qualsiasi altro tipo di modifica. In quanto tale, è una soluzione di mobilità che non necessita di lunghi sviluppi aggiuntivi. Ne beneficeranno anche in particolare quelle regioni collegate a linee ferroviarie secondarie che non sono ancora state elettrificate, consentendo una rapida e facile implementazione della mobilità decarbonizzata.
Repsol utilizzerà i rifiuti organici per generare biogas nei suoi centri industriali, che verrà utilizzato per produrre idrogeno rinnovabile. Ha annunciato l’installazione di due elettrolizzatori con una capacità di 100 MW a Cartagena e Petronor che forniranno ai suoi complessi idrogeno rinnovabile. Inoltre, l’azienda multi-energia promuove grandi ecosistemi lungo tutta la catena del valore dell’idrogeno, dove l’offerta e la domanda vengono adeguate e lo sviluppo tecnologico, gli investimenti e la collaborazione del settore pubblico-privato si uniscono. Questo tipo di iniziativa pone la Spagna in prima linea nella produzione di idrogeno rinnovabile nell’Europa meridionale.
Queste iniziative includono il corridoio basco dell’idrogeno, lanciato nel febbraio 2021 da Petronor-Repsol e che già riunisce 128 aziende (Talgo è inclusa tra le altre), l’Hydrogen Valley Catalonia, coordinata dall’Universitat Rovira i Virgili, Repsol, ed Enagás, il cui l’obiettivo è consolidare un ecosistema integrato nella regione intorno alla catena del valore dell’idrogeno, l’hub dell’idrogeno rinnovabile intorno alla valle di Escombreras, a Cartagena; e il polo idrogeno di Castilla-La Mancha, con l’installazione di un impianto di produzione di idrogeno rinnovabile mediante fotoelettrocatalisi, tecnologia che Repsol sta sviluppando insieme al suo partner Enagás, che porrà il Complesso industriale di Puertollano all’avanguardia del settore.
Fonte: Repsol