- Il nuovo impianto, che produrrà polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE), sarà operativo nel 2024 e avrà una capacità annua di 15.000 tonnellate.
- Repsol diventa così la prima azienda in Spagna a produrre questo materiale, considerato un “superpolimero” per la sua alta tenacità, superiore a quella dell’acciaio, e per l’elevata capacità di resistenza agli urti.
- La nuova unità sarà dotata della tecnologia di DSM, rinomato produttore di UHMWPE con sede nei Paesi Bassi, che fornirà a Repsol una strumentazione all’avanguardia e collaudata in questo processo.
Repsol investirà 105 milioni di euro nel complesso industriale di Puertollano per costruire il primo impianto della penisola iberica in grado di produrre polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE), un materiale considerato un “super polimero” per le sue eccezionali proprietà.
Il nuovo impianto sarà operativo entro la fine del 2024 e avrà una capacità annua di 15.000 tonnellate. Per la costruzione dell’impianto, Repsol ha scelto la tecnologia di DSM, un rinomato produttore di UHMWPE con sede nei Paesi Bassi. Ciò comporta l’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia e collaudata che si adatta alle esigenze dei clienti.
L’UHMWPE è un materiale che, grazie alle sue eccezionali caratteristiche di durezza e resistenza, può sostituire l’acciaio in alcune applicazioni e presenta un’elevata resistenza agli urti, un’alta tenacità e una capacità autolubrificante.
Le applicazioni comprendono prodotti altamente differenziati e ad alto valore aggiunto, come i separatori delle batterie agli ioni di litio, i profili per l’edilizia, i rivestimenti, le parti per la protezione personale e militare e le applicazioni mediche come protesi, impianti o filtri per la dialisi. Attualmente il mercato dell’UHMWPE è in crescita grazie alle straordinarie caratteristiche di questo materiale, che unisce eccellenti proprietà meccaniche a un’elevata leggerezza.
Con questo progetto Repsol sarà una delle poche aziende al mondo a produrre questo “superpolimero”. Questo investimento favorirà l’occupazione diretta, indiretta e indotta e rappresenta un deciso impegno per lo sviluppo industriale del nostro Paese e un impulso alla crescita socio-economica dell’area. Con il supporto di aziende ausiliarie, la costruzione e l’avviamento dell’impianto richiederanno circa 700 professionisti di diverse discipline.