- Il presidente della Bolivia, Evo Morales, e il presidente di Repsol, Antonio Brufau, hanno concordato che la società guidi l’esplorazione del giacimento di Iñiaguazú come parte di un consorzio composto da YPFB Andina, YPFB Chaco, Shell e PAE.
- Le attività di esplorazione saranno svolte nell’area adiacente al campo Margarita-Huacaya di Repsol, il più grande del Paese.
Il presidente della Bolivia, Evo Morales, e il presidente della Repsol Antonio Brufau hanno tenuto un incontro in Bolivia, durante il quale hanno concordato che l’esplorazione del giacimento di Iñiguazú sarà effettuata da un consorzio guidato da Repsol.
Dopo l’incontro, l’accordo è stato firmato dal consorzio partecipante al progetto, costituito da Repsol E&P Bolivia S.A. (15% e operatore), YPFB Andina (46,555%), YPFB Chaco (13.445%), Shell (15%) e PAE (10%).
Al momento della firma, Evo Morales ha stimato che “sono necessari circa 900 milioni di dollari di investimenti” affinché l’operazione vada a buon fine. Antonio Brufau, da parte sua, ha sottolineato l’impegno dell’azienda spagnola a continuare a sviluppare la propria attività in Bolivia.
La firma è avvenuta durante il Forum dei Paesi Esportatori di Gas che si sta svolgendo questa settimana a Santa Cruz de la Sierra.
Il blocco di Iñiguazú copre 644 km2 e si trova vicino all’area di Caipipendi, dove Repsol gestisce già il giacimento Margarita-Huacaya, il più grande della Bolivia, che produce 19 milioni di metri cubi di gas al giorno.
Repsol detiene inoltre i diritti minerari per un totale di 31 blocchi in Bolivia: 6 di esplorazione e 25 in fase di sviluppo e produzione. Nel 2016, la produzione netta totale di gas del gruppo nel Paese è stata di 2,39 miliardi di metri cubi, principalmente nel campo Margarita-Huacaya gestito da Repsol.
Fonte: Repsol